Dialogo tra O.B., A.P,e G.C.

passera Mattugia

O.B: -La caccia ai passeri è proibita dal 1993. Quasi trent’anni. Eppure ..sono scomparsi o quasi. La stessa fine faranno le allodole, anche se chiuderanno la caccia. Le quaglie, qui, sono finite ormai da molti anni anche se migrano prima che si apra la stagione venatoria. Dove potrebbero costruire i loro nidi? Come nutrirsi? Con le gambe di granoturco? –

A.P: -La caccia non potrà mai chiudere! Alle allodole ed alle quaglie! –

O.B: – E le rotanti che falciano a livello del terreno? Allodole e quaglie facevano i nidi per terra, nei prati. Talvolta nel frumento, quando lo si coltivava. Qui, al massimo ora mettono il triticale che viene raccolto ancora verde –

allodola

G.C: – L’agricoltura sta distruggendo tutto? –

A.P: -Ma molta gente dà la colpa alla caccia perché non sa nulla del nostro territorio, com’è ridotto. E poi l’attività venatoria in Italia muove soltanto 2,5 miliardi di euro all’anno e non 60 miliardi come l’agricoltura. Quindi se c’è da indicare un colpevole della sparizione della selvaggina, questo dev’essere la caccia perché economicamente conta meno.

G.C: – Non mettiamo però in dubbio che anche la caccia ha la sua parte di responsabilità e non solo l’agricoltura –

calandra

O.B: – In quanto a responsabilità facciamo 80% l’agricoltura e 20% la caccia? –

A.P: – Io proporrei 70% la prima e 30% la seconda. Mi sembra più verosimile.

cappellaccia

O.B: – Quest’anno il numero delle allodole subirà un forte calo anche a causa della guerra in Ucraina. Là hanno coltivato meno frumento. L’Ucraina è il principale serbatoio delle allodole europee –

G.C:- Che triste notizia! Come possiamo, nel nostro piccolo, aiutare questi uccellini ? –

A.P: – Non possiamo aiutarli, a meno che non cambi questo modello di agricoltura intensiva che distrugge l’ambiente. –

O.B:-Se esci adesso in campagna vedi il deserto, nonostante sia il pieno periodo del passo autunnale. Una prova evidente: la caccia è aperta ma quante fucilate udite? Quasi nessuna. Quindi vuol dire che non ci sono uccelli. C’è un certo passo solo in montagna, però ci sono 120 guardie forestali a sorvegliare i capanni dei cacciatori. –

G.C: – E meno male! –

passera d’Italia femmina

A.P:- Quei forestali dovrebbero scendere anche qui nella bassa a dare un’occhiata soprattutto ai fiumi ed ai fossi che sono acque morte e super inquinate. –

G.C: -Poveri uccellini, mi si spezza il cuore soprattutto perché nel nostro piccolo possiamo ben poco a confronto di quella grande forza che è l’agricoltura intensiva. –

passera d’Italia maschio

O.B: -Quella forma industriale di agricoltura rimane sempre impunita qualsiasi cosa faccia: ha troppa forza economica, troppi appoggi politici, industrie chimiche e farmaceutiche che ruotano intorno al business , numero di voti alle elezioni…-

G.C:- Forse in futuro…-

A.P: – Un futuro in cui le macchine agricole che già stanno uscendo ora limitino l’impiego di sostanze chimiche –

O.B: – E vengano regolati anche gli allevamenti intensivi –

G.C: – Dipende anche dalla domanda di noi consumatori: cioè se riusciamo a limitare la nostra richiesta di prodotti animali, soprattutto di carne

p) -GM

Categorie: fauna

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