l progetto è stato fatto ripensando a un riutilizzo dei manufatti esistenti (la loro demolizione avrebbe comportato esborsi tali non compatibili con le finanze dei comuni). Le strutture si sono arricchite di particolari unici e irripetibili, adeguati e migliorati al fine di dare indirizzo diverso dalla destinazione iniziale.
E’ stato ripensato un utilizzo più consono e adeguato a criteri di sostenibilità e un’ impronta ambientale:
– la stanza dei compressori è stata adibita a un’auletta didattica contenente libri, attrezzature necessarie per esperimenti di catalogazione, riconoscimento di fiori, erbe, piante, insetti, animali pesci, ecc. E’ stato aggiunto poi un portico e dei tavoli, panche, che permettano alle scolaresche di usufruire di uno spazio semi aperto e in contatto con tutto quello che circonda tale luogo, è stata struttura e stata correlata di una stazione meteorologica munita: di un pluviometro, un’anemometro, un’igrometro, termometro la temperatura che rileva ogni 10 minuti tutti questi paramenti.
– la stanza dei estintori è stata adibita a servizio igenico
– è stato previsto un piccolo ricovero attrezzi
– sui manufatti che poggiavano le cisterne su due è stato costruita un serra fredda indispensabile a fare delle culture in vaso per poi trasferire le piantine nate dal vaso al vivaio.
-lo spazio perimetrale dei manufatti alla muraglia verso sud ovest sono stati creati dei corridoi per mettere a dimora le piccole piante nate da seme e per accudirle e farle crescere un piccolo vivaio che permetta di dedicarsi in fase di crescita creando posto per 300 piantine di produzione autoctona. Ultimamente è stato recintato per evitare che dei conigli mangino i teneri virgulti.
sono state messe a dimora 90 alberi di ad alto fusto:farnie, pioppi neri e bianchi, olmi, bagolari, gleditsie, carpini, noci, salici, frassini nei punti di maggiore pregio, intervallando le essenze di frutta selvatica: ciliegi, meli, peri e cachi.
peschi, nocciole, giuggiole e con dei cespugli: biancospino, ligustro,spincervino pallon di maggio, buddleja, spincervino, alloro, ibisco, sanguinella, prugnolo o creando dei agglomerati di essi favorendo la piccola fauna. Inserendo anche erbe: felci, pungitopo, giacinti gialli e di san Giovanni, officinali: origano, timo, menta, rosmarino, salvia,lavanda, liquirizia, malva, crochi .
– stagno didattico: è stato scavato uno stagno didattico nella parte a ridosso della muraglia e confinante dietro al vivaio in prossimità del fiume consentirà alle scolaresche di verificare le condizioni di vita di un piccolo ma significativo luogo di proliferazione anfibi.
– sono collocate delle cataste di legna per costituire un rifugio per la micro fauna: ricci lucertole ecc.
– si sono anche messi dei nidi artificiali per favorire la nidificazione di uccelli e di pipistrelli.
– posizionati dei porta biciclette
– lungo la sponda del fiume e stato posizionato un biro-stretching per osservazioni sul fiume
– una scala in muratura per consentire con una specie di attracco a che volesse fare canoa o pesca ma a anche lo scopo di effettuare le analisi di torbidità e temperatura dell’acqua del fiume.
– è utilizzare un barbecue
– e stato posizionato un cartellone dedicatorio dove i comuni di Cigole – Pavone del Mella mettono in risalto la collaborazione con l’associazione il Fauno
Ma comunque queste strutture potranno essere utilizzate da visitatori occasionali e stanziali per area relax, per ritrovi.
Il Fauno, in collaborazione con i suddetti comuni, è impegnato nel recupero dell’area dismessa dei bomboloni del gas di estensione di 5000 mq. In aprile del 1995 sono state messe a dimora 90 alberature e 200 piantine , realizzando un piccolo vivaio,attualmente è in programma di realizzare un serra fredda da utilizzare come semenzaio, la quale potrà rivelarsi strumento utili alle scolaresche che vorranno con l’aiuto degli insegnanti avvicinarsi alla botanica e la costruzione di un porticato dove si troveranno dei tavoli e panche adiacente la stanza didattica, il bagno, il ricovero attrezzi e di una tettoia sotto il quale la gente può trascorrere il tempo libero.